martedì 16 aprile 2013

FMI riconosce che i tagli in Grecia sono stati ingiusti. Ma la cura continua



Un’Europa a due velocità, con i paesi ricchi che trainano l’economia e i cosiddetti Piigs sempre più poveri. La Grecia è diventata un osservatorio privilegiato dell’operazione di asservimento delle economie nazionali in nome di un’entità sovranazionale e qui, come in tutti i Paesi dell’area mediterranea, si è delineata la precisa strategia di creare popoli sottomessi e pronti ad accettare misure anticrisi in realtà atte a favorire banchieri e industriali.
Dopo il taglio a pensioni e salari, la macelleria sociale greca vivrà una fase che la Troika ha definito di “riequilibrio”, attraverso la lotta all’evasione, la riforma del settore pubblico e un processo di liberalizzazioni che mirerebbe a favorire la competitività. Il tutto addolcito dalla pillola dell’ingiustizia dei tagli propinata da Poul Thomsen, il capo negoziatore di Banca Centrale e del FMI, che ha riconosciuto la sfasatura tra le misure applicate (tagli e aumento delle tasse) e l’assenza di un calo dei prezzi.
In realtà l’economia greca è al collasso e l’inefficacia del salvataggio, all’indomani dell’accordo con il governo della Grecia per imporre nuove misure, appare in tutta la sua evidenza. Nessuno dei Paesi salvati sta beneficiando della terapia imposta dalla Troika, mentre si sta provvedendo alla deregolamentazione del mercato e alla privatizzazione dei beni pubblici.
In Grecia si prepara una nuova stagione di austerity e svendita del Paese. La nuova cura imposta da FMI/BCE prevede un abbassamento di 15.000 funzionari per la fine del 2014 e una ristrutturazione del servizio pubblico per creare un sistema più efficiente e produttivo. Le spese pubbliche sono la reale cause di questa crisi? I piani attuati dalla Troika mostrano invece che lo scopo ultimo è la privatizzazione dell’Europa attraverso l’imposizione di sacrifici alle fasce deboli e l’arricchimento dell’élite bancaria, la stessa che ha causato la crisi finanziaria uscendone illesa. La Grecia usufruirà di altri 2,8 miliardi (dei 270 miliardi di euro distribuiti fino a questo momento in varie fasi), ma nel Paese si succedono scioperi e manifestazioni e la situazione rimane drammatica.
L’inefficacia delle misure di austerity in Grecia era stata riconosciuta già nel luglio 2012 in un rapporto del FMI stilato da un team di studiosi del settore, dove si chiariva che i tagli imposti alla Grecia avrebbero aggravato la recessione. La relazione era stata firmata anche dell’economista italiana Nicoletta Batini che, in un’intervista alla BBC, aveva dichiarato: «Se segui una dieta quando sei malato, è molto probabile che sarai ancora più malato, quindi non è una buona idea». Il succo tutto in queste parole.

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