sabato 28 ottobre 2023

mondo liquido

Resistiamo al mondo liquido quando non accettiamo la deresponsabilizzazione delle relazioni, quando non abbiamo bisogno di fingere di essere soli, quando sappiamo chiamare per nome l'amore così come la scelta di un non legame

Olga Tamburini  

tempo

Quando impariamo a sentire il tempo dalla nostra parte, quando abbiamo pazienza e rimaniamo centrati, tutto si rivela per quello che è ed è sempre stato. Il centro, il proprio centro, ha la forza di svelare e raccogliere, accogliere e rivelare.

Olga Tamburini 

amore

Un amore folle e allo stesso tempo autentico non prevede muri, ma vede solo orizzonti. E io cerco esattamente quello: un uomo che mi porti dove non sono mai stata.

Olga Tamburini 

andare

Nel momento esatto in cui sciogli il nodo e lasci andare, l'universo nelle sue mille sfumature teleolologiche e con i diversi nomi degli uomini, ti restituisce tutto e ti dà le risposte.

Olga Tamburini 

rete

 Mai credere a chi getta la rete tra luce e ombra.

sguardo

Lo sguardo appoggiato sulle voci e donarti i miei occhi ed un silenzio.

Olga Tamburini 

egoismo

Non c'è egotismo peggiore di quello in cui il malato pensa di essere il medico o addirittura la medicina.

Olga Tamburini 

scelta

 Chi ha irrisolti esistenziali non assume un atteggiamento giudicante, cerca la strada per sciogliere i propri nodi.

Scegliere ciò che è sano, costruttivo, autentico.

scelta

 Chi ti vuole ti sceglie. Il più grande inno alla libertà.

abissi

 Non ci sono abissi in cui non potersi calare. Ci sono solo porte chiuse. Per paura, che sia tardi o che il dolore sia troppo grande.

respiro

 Di fronte a tutto questo sparisce ogni paura, perché la vita stessa si staglia nella sospensione di uno spazio e smette di disegnare incertezze e chiedere in cambio conferme. Scarabocchia solo un solstizio di cento anni fa, un equinozio di millenni, il respiro di attimi desiderati, appoggiati lungo l'orizzonte. E tu, indefinito puntino che sfiori il centro o la scia, ritrovi un unico immenso solitario eppur condiviso respiro.

La mia Latina, 13 ottobre 2023



esisti tu

 Non esiste solo la poesia scritta e immaginata. Esisti tu.

Latina, 13 ottobre 2023



Tutte le reazioni:
83

cieli

 I cieli e le nuvole dell'autunno sono diversi e unici. Addensano e preparano l'inverno.

Chi vive in una città di mare sa di non essere mai solo. C'è il mare stesso, ma c'è anche una vita parallela di routine e abitudini che si muove da sola, brulicante di inquietudini per alcuni, di felicità per altri.

angoli

 In un angolo di cielo e di mare. E ascolto l'umanità. Chiedo a me stessa e all'universo la consapevolezza della scelta. Di non essere infelice nell'ostentazione di un ruolo, di un dovere, di uno stare insieme per formalità. Chiedo a me stessa il valore dell'autentico stare al mondo. Oltre ogni convenzione e banalità.

A Latina

 La mia città ha cieli di speranza.

La lucidità sa essere spietata

 

era il 2017







bellezza

 Siate complici della verità e della bellezza intorno a voi, mentre il mondo vuole trascinarvi negli abissi.

non ti chiedo

Non ti chiedo parole d'amore che il mondo là fuori abusa di frasi assettate di vuoto. Non ti chiedo promesse confuse, finestre socchiuse, il sentire sospeso. Ti chiedo presenza, di esserci dove si annida la mia nostalgia.

centro

Dare la colpa sposta sempre l'attenzione sull'altro. Alleggerisce, deresponsabilizza, ma non fa stare sul sé. Impedisce di lavorare sulle proprie ferite o sui propri vuoti.

mancanza

Non può mancare qualcosa che non esiste, come idealizzazione di qualcosa che vogliamo.
La mancanza è radice e legame.

cambiare

 Abbiamo tutti un potere: cambiare il mondo intorno a noi.

domenica 17 settembre 2023

settembre

Si chiude un mese, settembre, che il mare mi ha insegnato a centellinare, assaggiare, come se chiudesse incontenibile l'estate. I giorni della luce travolgente e dei tramonti infuocati. Che sia luce anche ottobre!

Olga Tamburini



 

lunedì 11 settembre 2023

orizzonte

Provo a pensare un po' oltre l'orizzonte, il confine si muove ed arriva al mio mare. Non conosco parole per la nostalgia, la assaporo tra un desiderio e la malinconia dei giorni. Conosco però la bellezza e stasera si tinge ed abbraccia i tuoi occhi.

Olga Tamburini 

mercoledì 6 settembre 2023

creatività

 La creatività permette di toccare profondamente noi stessi, di aderire al suono istintivo del sé, del mondo, delle voci dell'universo che sbadigliano impassibili dell'uomo.

tormento

Ti avvicinerai a questa nostalgia pensando sia un tormento del tempo. Io ti dirò ho dentro di me tutti i sogni di ciò che hai perduto, di ciò che ho amato, di ciò che siamo stati quando sognavamo di noi.

Olga Tamburini 

giovedì 27 luglio 2023

sguardo

Uno sguardo profondo sull'umanità ti dona il privilegio della tenerezza, delle emozioni e anche della fragilità. L'altro lato della medaglia è meno piacevole, perché permette la comprensione delle dinamiche in cui il protagonista, l'essere umano, ne esce fuori prevedibile e scontato, perso nelle passioni eterne che si ripetono.
E io sto qua a sognarti.
Vorrei che tu fossi l'imprevedibile, per sorprendermi ancora bambina.

Olga Tamburini 

mistero

Il mistero, avvolto di luce o sopito, si palesa nella strada che facciamo e scegliamo.

Olga Tamburini 

tengo a mente

Tengo a mente una cosa per te.
Dove eravamo rimasti?
Ai miei occhi.
Ai tuoi sogni.
Sono solo
il discorso interrotto
di un tuo punto di vista.

Olga Tamburini 

nemici

Chi è abituato a costruire nemici nella sfera pubblica, lo farà anche nella vita privata. È una forma mentis sedimentata e insita, basata sulla falsa tolleranza dell'altro. 

Olga Tamburini

trappole

Rimanere intrappolata nei tuoi occhi
giusto il tempo
di una promessa senza cielo.
Poi giocare a nascondino
dentro un sogno.
Io non conto,
tu mi cerchi ancora.

Olga Tamburini  

mercoledì 26 luglio 2023

atto mancato

Sfidiamo l'atto mancato, avuto o dovuto di una creazione, io e te, quando i nostri corpi si incontrano nella penombra assolata di una notte e si raccontano la lingua sconosciuta di un posto dove un tempo ci siamo trovati.

Olga Tamburini 

martedì 25 luglio 2023

non so nulla

Non so nulla dell'amore
che non sia stato scritto.
Ma ogni teoria
somiglia a un gioco degli specchi
dove io mi nascondo
e tu mi cerchi.

Olga Tamburini 

andare

Spesso le strade della vita ci allontano dal nostro centro, ma ogni sentiero è un giro tortuoso o delicato che ci riporta a noi.
Lungo il cammino la zavorra diventa spesso insostenibile, di ciò che non lasciamo andare: cose, persone, stati d'animo, situazioni, perché vogliamo farlo col cuore o con la ragione.
Lasciamo andare fluendo, invece.
Accade spesso da un momento all'altro, quando la leggerezza ci permette di sondare la profondità, di toccarla, affondare e con la stessa forza risalire e librarci in un cielo di respiri.
Lasciamo andare quando ci accorgiamo di essere stati troppo a lungo immobili, senza evolverci, aspettando la luce da situazioni ambigue o tossiche, bramando scelte e cambiamenti che non arriveranno.
Lasciamo andare quando il nostro passato non è più in grado di farci del male, di condizionarci, di giudicarci perché siamo nell'oggi con uno sguardo al domani sereno.
È un movimento energico di intuito e di consapevolezza, di liberazione e conoscenza. È il movimento che ci permette di ritornare a noi, da dove siamo partiti.

Olga Tamburini 

lunedì 24 luglio 2023

proiezioni

Uno degli aspetti più interessanti, sempre sorprendente, delle dinamiche umane è un meccanismo di relazione e relativa comunicazione che si è amplificato con l'uso dei social.
Senza pretese di indagini sociologiche e psicologiche, con un punto di vista profondamente umano, laddove parafrasando Freud la poesia arriva prima della psicologia, si assiste ad un fenomeno analizzato spesso su grande scala, visibile anche nel soggettivo.
In ogni relazione, la fase di idealizzazione dell'altro è spesso coincidente con le aspettative che abbiamo sull'altro. Poco ha a che fare con la reale essenza della persona che abbiamo di fronte. Proiettiamo i nostri bisogni, il nostro modo di intendere l'affettività, il nostro stesso vissuto.
Il cerchio si stringe e non coincide con l'ideale quando ci accorgiamo che l'altro è una sua realtà. Qui intervengono le nostre percezioni per giustificare inconsciamente la delusione.
Il passaggio successivo, in una persona serena, è la presa di atto della realtà, non coincidente con le aspettative, con i propri canoni consolidati e mai destrutturati, con i propri approcci di vita. Tutto rientra nella civile sfera della conoscenza e della convivenza.
L'atteggiamento non sereno e poco propenso alla rielaborazione della frustrazione, porta a innescare un meccanismo sempre uguale: nel tentativo di giustificare quello che sente come un fallimento, la persona senza un centro prende a costruire il nemico.
Pur di giustificare se stesso, mostrando un ego spiccatamente e inconsciamente ipertrofico, inizia a dare giudizi sommari e a far prevalere le proprie percezioni sul reale, convinto che siano l'assoluta verità.
Qualcuno direbbe è una storia vecchia come il mondo, rispondo sorridendo eppur sorprende sempre.

Olga Tamburini 

sentire

A volte, sempre più spesso, non mi sono fidata. È stato quando il mio sentire profondo mi diceva di non farlo. Avrei voluto dirgli hai torto, invece lui, tenace, in un sogno o negli occhi, ha il sentimento avanti alla ragione e al cuore. Non mente, semplicemente avverte. E non sbaglia. Salva.

Olga Tamburini 

domenica 23 luglio 2023

danza

Nella complessa relazione tra uomo e donna, c'è spesso poco di danza eterea e alchemica. C'è, quasi un controcanto, la capacità dell'essere umano di adattarsi a un'etichetta, a un estremismo, a un qualcosa che ci riempie il cervello per consuetudine, persino a un'abitudine, a uno svago, alla sicurezza, non c'è quella di saper stare accanto a un pensiero critico e libero. È la grande contraddizione del sapersi umani.

Olga Tamburini 

giudizi

Il pensiero giudicante non ha pace perché si nutre della svalorizzazione dell'altro, alimentando la propria identità attraverso una finta patina di criticità o di interesse.
Il pensiero giudicante non comprende l'altro, tenta di spiegarlo secondo i propri canoni; non conosce l'amore esteso alla vita, l'energia vitale e sacra, perché riduce tutto a schemi precostituiti ed esclusivi.
Il pensiero giudicante vive di un sentire negativo che diventa spesso giustificazione del rapporto con l'altro.
Non puoi aiutarlo, nessuno può farlo, perché ti trascina nel suo vuoto interiore e si aspetta da te la luce.

Olga Tamburini 

venerdì 21 luglio 2023

Baro

Il baro cercherà sempre di cambiare le carte o le regole, dando la colpa alla tua mossa.

Olga Tamburini 

venerdì 7 luglio 2023

infelici

Gli esseri umani sono infelici e quando trovano un pezzettino di semplicità la scambiano per follia.

Olga Tamburini 

martedì 4 luglio 2023

Alla mia Latina

Alla mia Latina
Ci sono conti alla rovescia delicati, silenziosi, tanto attesi, poi sognati. Sono angoli di nebbia dissipata, sono piccoli frammenti scorticati e poi tolti a eventi, sassi, strade e miraggi. Io ti sento e già la nuvola dirada la sua pioggia e il mare si avvicina a un mio pensiero, per dirmi un "lo hai promesso a un'alba senza fretta" e senza indugio ti rispondo è il sogno dentro.

Olga Tamburini

lunedì 3 luglio 2023

prossimità

Non esiste prossimità più profonda di quella con noi stessi, quando riusciamo a perdonare il male, a ridere di un torto, a ricomporre la cattiveria umana in un quadro di futili vanità.
Quando diventiamo il nostro prossimo, ci avviciniamo agli altri con un respiro diverso. Niente appare stretto, la luce scava i suoi cunicoli per filtrare, il caos ci riporta all'universo o a una mente immensa da contenere. Puoi riscattare le ombre, puoi contare i giorni di un probabile amore, a volte solo immaginario, per questo pulito e sacro. Puoi aver compassione di rapporti di facciata, che sanno fare le cose di tutti gli altri milioni di rapporti di facciata perfettamente. Puoi uscire dalla zona di sicurezza, perché ti manca la boccata di libertà e ciò che gli altri incasellano in un ordine appare solo uno spostamento di mobili in una stanza umida e piena di muffa. Puoi sorridere dell'umanità affannata, come ieri, come il secolo scorso, come tutti i peccati passati per la strada. E quando lo sguardo razionale ti appaga, l'amore a volte scompiglia tutto. Ed è l'unico, autentico momento, in cui ci avviciniamo a un dio.

Olga Tamburini 

domenica 2 luglio 2023

sacra

Sacra
è la strada dei tuoi occhi
quando percorri l'anima
per arrivare al corpo.
Sacro
l'attimo prima del nostro corpo
quando la creazione
si chiude dentro un sogno.
Sacri noi
chi un tempo ci ha pensati
confusi e persi
poi fusi e arresi
dentro ai tuoi occhi
nel nostro corpo
dentro l'eterno
di un attimo sognato.

Olga Tamburini 

solitudine

La solitudine è sana quando abbiamo cura di noi stessi.

Olga Tamburini 

venerdì 30 giugno 2023

tempo

Il tempo dei tuoi occhi sarà un ritorno e ti dirò le cose che hai già sentito quando non eri ancora in ogni mio pensiero.

Olga Tamburini 

dejavu sognante

Ognuno di noi ha dei luoghi alchemici che incontra tra una visione onirica e un dejavu sognante. Si torna dove siamo stati un tempo, dove riconosciamo tracce ed energie, legami e sentimenti. Ognuno va dove sente.

Olga Tamburini  

lunedì 26 giugno 2023

riscatto

Significa tutto e significa niente questa croce che presenti come un riscatto di giorni o di storie passate tra i denti, a recitare un rosario.

Olga Tamburini 

momento

Esiste il momento perfetto. Né un attimo prima né un attimo dopo. Perché il dopo di uno è il prima dell'altro e nello spazio dinamico di un sentimento, perso il momento, sono cambiate emozioni, sensazioni, percezioni. E la mente si abbandona assuefatta alla dimenticanza.

Olga Tamburini 

domenica 25 giugno 2023

storie

Le storie si raccontano da sole,
tra loro, di notte,
tra un sogno bisbigliato
e un dormiveglia urlato.
Sono un riverbero di fantasia,
un fatto scomodo
capitato al caso
e tu sei il caso
capitato a me.

Olga Tamburini 

posto

Deve esserci un posto in cui io e te ci incontriamo. Segreto, di notte o di giorno,
alcova di mille profeti. In quel posto tu annusi la mia poesia e ogni volta ricordi, come la prima che ci siamo toccati con gli occhi, una salvezza di fili legati ai pensieri, ai risvegli improvvisi, al sapermi un po' persa o un po' spersa tra le ombre e un sorriso diverso.
E non abbiamo bisogno di dirlo, di spiegare, annuire, ascoltare, aspettare. Tu ci sei in quell'esatto e distratto momento in cui ho bisogno di te.
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