lunedì 3 luglio 2023

prossimità

Non esiste prossimità più profonda di quella con noi stessi, quando riusciamo a perdonare il male, a ridere di un torto, a ricomporre la cattiveria umana in un quadro di futili vanità.
Quando diventiamo il nostro prossimo, ci avviciniamo agli altri con un respiro diverso. Niente appare stretto, la luce scava i suoi cunicoli per filtrare, il caos ci riporta all'universo o a una mente immensa da contenere. Puoi riscattare le ombre, puoi contare i giorni di un probabile amore, a volte solo immaginario, per questo pulito e sacro. Puoi aver compassione di rapporti di facciata, che sanno fare le cose di tutti gli altri milioni di rapporti di facciata perfettamente. Puoi uscire dalla zona di sicurezza, perché ti manca la boccata di libertà e ciò che gli altri incasellano in un ordine appare solo uno spostamento di mobili in una stanza umida e piena di muffa. Puoi sorridere dell'umanità affannata, come ieri, come il secolo scorso, come tutti i peccati passati per la strada. E quando lo sguardo razionale ti appaga, l'amore a volte scompiglia tutto. Ed è l'unico, autentico momento, in cui ci avviciniamo a un dio.

Olga Tamburini 

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