Sono discese profonde nel cuore, quelle che in momenti nemmeno speciali della vita, ti legano a un senso profondo. Calarsi in un'interiorità smarrita in giorni troppo uguali, attraversata di sera, letto poco rifatto di una vita che chiede inventari. Si affacciano immagini, i tanti passati reclamano spazi autentici, irrompono negli occhi passanti affollati. E' il tempo dei miei morti nei sogni, è il tempo del limite: il non saper decifrare parole biascicate in strade sconosciute. Energie viscerali, sopravvivenze e residui di tempi trascorsi, vissuti forse da altri in altro spazio/tempo. E mi raccolgo, puntino un po' perso nel nulla, vortice sospeso nel tutto.
Olga
