giovedì 27 luglio 2023

sguardo

Uno sguardo profondo sull'umanità ti dona il privilegio della tenerezza, delle emozioni e anche della fragilità. L'altro lato della medaglia è meno piacevole, perché permette la comprensione delle dinamiche in cui il protagonista, l'essere umano, ne esce fuori prevedibile e scontato, perso nelle passioni eterne che si ripetono.
E io sto qua a sognarti.
Vorrei che tu fossi l'imprevedibile, per sorprendermi ancora bambina.

Olga Tamburini 

mistero

Il mistero, avvolto di luce o sopito, si palesa nella strada che facciamo e scegliamo.

Olga Tamburini 

tengo a mente

Tengo a mente una cosa per te.
Dove eravamo rimasti?
Ai miei occhi.
Ai tuoi sogni.
Sono solo
il discorso interrotto
di un tuo punto di vista.

Olga Tamburini 

nemici

Chi è abituato a costruire nemici nella sfera pubblica, lo farà anche nella vita privata. È una forma mentis sedimentata e insita, basata sulla falsa tolleranza dell'altro. 

Olga Tamburini

trappole

Rimanere intrappolata nei tuoi occhi
giusto il tempo
di una promessa senza cielo.
Poi giocare a nascondino
dentro un sogno.
Io non conto,
tu mi cerchi ancora.

Olga Tamburini  

mercoledì 26 luglio 2023

atto mancato

Sfidiamo l'atto mancato, avuto o dovuto di una creazione, io e te, quando i nostri corpi si incontrano nella penombra assolata di una notte e si raccontano la lingua sconosciuta di un posto dove un tempo ci siamo trovati.

Olga Tamburini 

martedì 25 luglio 2023

non so nulla

Non so nulla dell'amore
che non sia stato scritto.
Ma ogni teoria
somiglia a un gioco degli specchi
dove io mi nascondo
e tu mi cerchi.

Olga Tamburini 

andare

Spesso le strade della vita ci allontano dal nostro centro, ma ogni sentiero è un giro tortuoso o delicato che ci riporta a noi.
Lungo il cammino la zavorra diventa spesso insostenibile, di ciò che non lasciamo andare: cose, persone, stati d'animo, situazioni, perché vogliamo farlo col cuore o con la ragione.
Lasciamo andare fluendo, invece.
Accade spesso da un momento all'altro, quando la leggerezza ci permette di sondare la profondità, di toccarla, affondare e con la stessa forza risalire e librarci in un cielo di respiri.
Lasciamo andare quando ci accorgiamo di essere stati troppo a lungo immobili, senza evolverci, aspettando la luce da situazioni ambigue o tossiche, bramando scelte e cambiamenti che non arriveranno.
Lasciamo andare quando il nostro passato non è più in grado di farci del male, di condizionarci, di giudicarci perché siamo nell'oggi con uno sguardo al domani sereno.
È un movimento energico di intuito e di consapevolezza, di liberazione e conoscenza. È il movimento che ci permette di ritornare a noi, da dove siamo partiti.

Olga Tamburini 

lunedì 24 luglio 2023

proiezioni

Uno degli aspetti più interessanti, sempre sorprendente, delle dinamiche umane è un meccanismo di relazione e relativa comunicazione che si è amplificato con l'uso dei social.
Senza pretese di indagini sociologiche e psicologiche, con un punto di vista profondamente umano, laddove parafrasando Freud la poesia arriva prima della psicologia, si assiste ad un fenomeno analizzato spesso su grande scala, visibile anche nel soggettivo.
In ogni relazione, la fase di idealizzazione dell'altro è spesso coincidente con le aspettative che abbiamo sull'altro. Poco ha a che fare con la reale essenza della persona che abbiamo di fronte. Proiettiamo i nostri bisogni, il nostro modo di intendere l'affettività, il nostro stesso vissuto.
Il cerchio si stringe e non coincide con l'ideale quando ci accorgiamo che l'altro è una sua realtà. Qui intervengono le nostre percezioni per giustificare inconsciamente la delusione.
Il passaggio successivo, in una persona serena, è la presa di atto della realtà, non coincidente con le aspettative, con i propri canoni consolidati e mai destrutturati, con i propri approcci di vita. Tutto rientra nella civile sfera della conoscenza e della convivenza.
L'atteggiamento non sereno e poco propenso alla rielaborazione della frustrazione, porta a innescare un meccanismo sempre uguale: nel tentativo di giustificare quello che sente come un fallimento, la persona senza un centro prende a costruire il nemico.
Pur di giustificare se stesso, mostrando un ego spiccatamente e inconsciamente ipertrofico, inizia a dare giudizi sommari e a far prevalere le proprie percezioni sul reale, convinto che siano l'assoluta verità.
Qualcuno direbbe è una storia vecchia come il mondo, rispondo sorridendo eppur sorprende sempre.

Olga Tamburini 

sentire

A volte, sempre più spesso, non mi sono fidata. È stato quando il mio sentire profondo mi diceva di non farlo. Avrei voluto dirgli hai torto, invece lui, tenace, in un sogno o negli occhi, ha il sentimento avanti alla ragione e al cuore. Non mente, semplicemente avverte. E non sbaglia. Salva.

Olga Tamburini 

domenica 23 luglio 2023

danza

Nella complessa relazione tra uomo e donna, c'è spesso poco di danza eterea e alchemica. C'è, quasi un controcanto, la capacità dell'essere umano di adattarsi a un'etichetta, a un estremismo, a un qualcosa che ci riempie il cervello per consuetudine, persino a un'abitudine, a uno svago, alla sicurezza, non c'è quella di saper stare accanto a un pensiero critico e libero. È la grande contraddizione del sapersi umani.

Olga Tamburini 

giudizi

Il pensiero giudicante non ha pace perché si nutre della svalorizzazione dell'altro, alimentando la propria identità attraverso una finta patina di criticità o di interesse.
Il pensiero giudicante non comprende l'altro, tenta di spiegarlo secondo i propri canoni; non conosce l'amore esteso alla vita, l'energia vitale e sacra, perché riduce tutto a schemi precostituiti ed esclusivi.
Il pensiero giudicante vive di un sentire negativo che diventa spesso giustificazione del rapporto con l'altro.
Non puoi aiutarlo, nessuno può farlo, perché ti trascina nel suo vuoto interiore e si aspetta da te la luce.

Olga Tamburini 

venerdì 21 luglio 2023

Baro

Il baro cercherà sempre di cambiare le carte o le regole, dando la colpa alla tua mossa.

Olga Tamburini 

venerdì 7 luglio 2023

infelici

Gli esseri umani sono infelici e quando trovano un pezzettino di semplicità la scambiano per follia.

Olga Tamburini 

martedì 4 luglio 2023

Alla mia Latina

Alla mia Latina
Ci sono conti alla rovescia delicati, silenziosi, tanto attesi, poi sognati. Sono angoli di nebbia dissipata, sono piccoli frammenti scorticati e poi tolti a eventi, sassi, strade e miraggi. Io ti sento e già la nuvola dirada la sua pioggia e il mare si avvicina a un mio pensiero, per dirmi un "lo hai promesso a un'alba senza fretta" e senza indugio ti rispondo è il sogno dentro.

Olga Tamburini

lunedì 3 luglio 2023

prossimità

Non esiste prossimità più profonda di quella con noi stessi, quando riusciamo a perdonare il male, a ridere di un torto, a ricomporre la cattiveria umana in un quadro di futili vanità.
Quando diventiamo il nostro prossimo, ci avviciniamo agli altri con un respiro diverso. Niente appare stretto, la luce scava i suoi cunicoli per filtrare, il caos ci riporta all'universo o a una mente immensa da contenere. Puoi riscattare le ombre, puoi contare i giorni di un probabile amore, a volte solo immaginario, per questo pulito e sacro. Puoi aver compassione di rapporti di facciata, che sanno fare le cose di tutti gli altri milioni di rapporti di facciata perfettamente. Puoi uscire dalla zona di sicurezza, perché ti manca la boccata di libertà e ciò che gli altri incasellano in un ordine appare solo uno spostamento di mobili in una stanza umida e piena di muffa. Puoi sorridere dell'umanità affannata, come ieri, come il secolo scorso, come tutti i peccati passati per la strada. E quando lo sguardo razionale ti appaga, l'amore a volte scompiglia tutto. Ed è l'unico, autentico momento, in cui ci avviciniamo a un dio.

Olga Tamburini 

domenica 2 luglio 2023

sacra

Sacra
è la strada dei tuoi occhi
quando percorri l'anima
per arrivare al corpo.
Sacro
l'attimo prima del nostro corpo
quando la creazione
si chiude dentro un sogno.
Sacri noi
chi un tempo ci ha pensati
confusi e persi
poi fusi e arresi
dentro ai tuoi occhi
nel nostro corpo
dentro l'eterno
di un attimo sognato.

Olga Tamburini 

solitudine

La solitudine è sana quando abbiamo cura di noi stessi.

Olga Tamburini