domenica 31 luglio 2022

sensibilità

Ho trasformato la sensibilità in un punto di forza: non permettere ad alcuno di farmi del male.

Olga Tamburini 

Art Mayra Arvizo



senso

Come un dipinto nei tuoi occhi, di favole antiche e nuovi desideri, sfiori ogni pensiero. Diventi la mia sete il dubbio quando sogno. Il caldo e il freddo, ritratti di un tramonto. Quel sogno di un passato tornato dentro un senso, esserci ogni giorno in ogni mia mancanza.

Olga Tamburini




costruire

Costruire implica ri-conoscersi. Non è il volo pindarico negli entusiasmi dei primi giorni, abbellire la casa senza fondamenta solide, aprire finestre per credere di respirare. Costruire implica riconoscere le proprie ferite e paure, imparare a nominarle e a cullarle, gettare le basi senza i tormenti del passato e in perfetto equilibrio con se stessi e con il mondo. Costruire è scegliersi ogni giorno.

Olga Tamburini 

Art Ana Godis



ti ho scelto

Ti ho scelto un giorno
ed era un patto con la primavera.
Ti sceglierò ogni giorno
se tu vorrai tenermi in un pensiero.
Andremo via un giorno
con lo sguardo sincero
di una promessa.
9

 


martedì 26 luglio 2022

Libertà

Le relazioni poco sane passano spesso per alcune strade: amare non l'altro in sé, ma la sua tenacia e il suo attaccamento verso noi; attendere cambiamenti, illudendosi siano possibili e esaltando, per avvalorare il tutto, piccoli insignificanti cenni che non colmano concretamente alcun  vuoto del nostro sentire; non lasciar andare, perché conviene colmare bisogni all'occorrenza.  Ci vuole una grande forza, invece, per offrire la libertà.

Olga Tamburini

Ph. by Kees Scherer




lunedì 25 luglio 2022

fumo

Ci sono stati giorni in cui ti ho dedicato una poesia, come un sussurro di notti mai trascorse e di un sonno prelibato, assaporato mentre ti avvicini e si fa denso il fumo di una nostalgia.
Olga Tamburini

 

onora la vita

Onora ogni giorno la vita.
Lascia andare il tempo sbagliato o perduto,
sii la luce dei tuoi passi
quando la notte si appresta ad arrivare.
Aspetta l’alba e goditi l’aurora,
vedrai dissolversi le ombre
e scoprirai che il buio è una trama fitta
di persone e parole, pensieri e paure.
Il mondo intorno era lo stesso dietro il nero,
non si domina ciò che non conosciamo
ma si comprende ciò che un po’ ci appartiene.
L’avventura umana è il riconoscersi
quando hai solo la tua luce a farti strada.
Il cammino sia un volo libero nel tuo cielo,
nella solitudine della nascita e della morte.
Conserva questa percezione quando ti sentirai disperso:
gli altri saranno a volte compagni
in un viaggio libero e librato.
Non angosciarti per il domani.
Somiglia alla stessa notte buia,
quando arriva è meno spaventoso,
quando arriva è sempre tempo
per permetterci di attraversalo.
Centrati ogni giorno come un albero e le sue radici
ancorato alla terra per trarne nutrimento
elevato al cielo con le chiome
che sfidano il vento e le tempeste,
orgogliose delle foglie e dei rami.
Cerca nell’altro la tua casa:
solo allora potrai vivere i legami,
quando due occhi e un cuore sapranno trattarti
con la delicatezza di un risveglio tra le braccia di chi ami.
Ma soprattutto sii te stesso,
oltre ogni distanza e confine,
ognuno splenda di luce propria,
ognuno sappia dire no senza paura di offendere,
ognuno onori il giorno con la sacralità della bellezza.

Olga Tamburini

Foto mia




domenica 24 luglio 2022

sabato 23 luglio 2022

prima

Prima di andare via, lascia che la mia mano disegni ancora parole sulla tua. Tu distratto da altri pensieri, concreti e di viaggi lontani, non ti accorgi che ho dipinto ai tuoi occhi una scena rubata alla poesia.
Prima di andare via, apri ancora il mio fiore di carta, di disegni di luce e arabeschi di pace e di sensi, tra un respiro e un sospiro, e poi note stonate e un futuro lontano.
Prima di andare via, indugia l'eterno e il cercarsi di notte, poi son voli di noi inebriati, ubriacati di vini violacei da versare dentro un calice pieno e mancanze distratte ricordate alla radio da una musica dolce.
Prima di andare via, tu baciami.

Art Faustine Badrichani 





fra poco

Fra poco, mi dici
ma dura un troppo
l'attesa di averci
tu dentro il mio corpo.

Olga Tamburini 

cura

Avere cura. È il centro di ogni mio gesto nel mondo, è il mio stesso stare al mondo nelle relazioni quotidiane e soprattutto nei legami. Che vuol dire esserci, poter contare anche solo su un pensiero forte, su una presenza rassicurante in un dove vicino, in un altrove lontano. E per la più strana delle leggi, quella che mia madre ripete come un mantra, che aleggia anche in questo pezzo di Sud come un gesto quotidiano di parole gentili, ciò che fai ti torna con la stessa delicata commozione.
Ogni tanto lavoro sulle mancanze e anche sulle circostanze, sui milioni di pezzi costruiti con tenacia, su quelli che mancano con malinconia. Così capita di parlarne tra discorsi che assomigliano spesso a una confidenza: "il caffè a letto è una mancanza, in realtà proprio una dimenticanza dei miei legami. Tranne di mia mamma. Me lo porto spesso da sola nelle domeniche d'inverno".
E stamattina, in una mattina di risveglio taciuto in questa strada fino a oggi a tratti operosa, qualche volta brontolona, quasi donna dalle cosce lunghe e la vita snella attorcigliata di chiacchiericci lontani, la "cura" intenerisce le dimenticanze della mia vita.

Olga Tamburini 


Foto mia










luoghi

Non si lascia mai un luogo, fisico e mentale, alchemico ed etereo, dove ci siamo trovati.

Foto mia, Marzamemi (Siracusa)





mercoledì 20 luglio 2022

sogno

Come dentro un mio sogno, tra penombre inquiete, un cantuccio lasciato lontano che decanta il mio tempo il tuo sguardo. Io ti dico avvicinati al sacro, tu rispondi arrivando in un punto di quiete e tempeste di mare, senza avere un secondo paura di un richiamo profano di me.

Olga Tamburini 

Ph. Alain Laboile



Modica

Il vicolo raccoglie tutte le suggestioni del Sud, chiudendo gli occhi puoi pensare di attraversare a colpo d'occhio uno scorcio nascosto di Napoli o Palermo, di sentire l'odore macerato di umido del palazzo dell'autunno del patriarca di Marquez, di provare a salire le scale con muri scrostati come una donna che ha amato segretamente due occhi svoltando l'angolo di una solitudine.
Poi lo sguardo si posa cadendo in maniera languida e mai forzata sull'insegna attorniata di verde e si innesta una prospettiva che porta ai sensi, con leggerezza e odori inconfondibili di cioccolato.
Di lato un mobile antico accoglie barchette di sogni in onde di polvere dolce e rivive l'antica tradizione in cimeli e sapori, quel senso precario del tempo che scorre e tramanda ai suoi figli il domani.

Olga Tamburini 


Foto mie

















martedì 19 luglio 2022

19 luglio

Si cercano le strade nei posti che incontriamo, soprattutto in quelli che sentiamo nostri senza che ci appartengano. Non sono nata in questa terra, in Sicilia, eppure so riconoscere a memoria ciò che mi accomuna alla sua gente, come un rosario di grani ripetuto tra mani mai stanche. Ho cercato in questi giorni di respirarne l'aria, di percepire da lontano la genialità dei suoi figli , la dissacrante ironia della sopravvivenza, la tenace ricerca del legame autentico con la terra.
E come ogni 19 luglio, quest'anno con il privilegio di essere in Sicilia, il pensiero più forte di rinascita a Paolo Borsellino. Ieri, oggi e per sempre nel mio cuore di ragazza ormai donna.

#19luglio #borsellino 








lunedì 18 luglio 2022

come

Come dentro un mio sogno, tra penombre inquiete, un cantuccio lasciato lontano che decanta il mio tempo il tuo sguardo. Io ti dico avvicinati al sacro, tu rispondi arrivando in un punto di quiete e tempeste di mare, senza avere un secondo paura di un richiamo profano di me.

Olga Tamburini 


Art Oswaldo Guayasamin




domenica 17 luglio 2022

Nemmeno un istante

Come lasci andar via le inquietudini Faccio un viaggio negli occhi degli altri. E cosa cerchi? Il tempo. Lasciato e rimasto, l'adesso, il mai, il casomai. Non c'è il poi. Non sfiora nemmeno un istante l'eternità.

Olga Tamburini

Ph Gabe Vega 










Luce

 Si amano i luoghi per la luce e imparare a riconoscere quella di questa parte della Sicilia è un tuffo in una commistione. All'alba velata e ricamata appena sul muro della tapparella, il giorno si fa strada con una superba penombra da una finestra semiaperta sulla via. Qui voci, rumori e risate iniziano presto, sono risvegli di vita masticati in un dialetto forte come i loro occhi. Ieri ho pensato alla delicatezza di fronte alla solitudine umana, di un qualsiasi uomo del mondo: "Il signorino viene ogni mattina a prendere il caffè".

C'è tutta una commistione di parole e colori, ma c'è soprattutto il rito che qua prima di arrivare agli occhi, pervade le stanze di odore e invita a chiudere gli occhi: i pipi arrostiti, i peperoni. Dalle 8 in strada, qualcuno racconta ogni giorno nei tempi passati in ogni casa, l'abitudine di onorare la vita con qualcosa che riempe i sensi e non può che portarti all'essenza dell'uomo.


Olga Tamburini




Senso

 Il senso si staglia tra pensieri di carta e lascio parole assoldate per caso, per dirti sarò ancora ciò che in me hai lasciato.


Olga Tamburini

Cura


Avere cura. È il centro di ogni mio gesto nel mondo, è il mio stesso stare al mondo nelle relazioni quotidiane e soprattutto nei legami. Che vuol dire esserci, poter contare anche solo su un pensiero forte, su una presenza rassicurante in un dove vicino, in un altrove lontano. E per la più strana delle leggi, quella che mia madre ripete come un mantra, che aleggia anche in questo pezzo di Sud come un gesto quotidiano di parole gentili, ciò che fai ti torna con la stessa delicata commozione.

Ogni tanto lavoro sulle mancanze e anche sulle circostanze, sui milioni di pezzi costruiti con tenacia, su quelli che mancano con malinconia. Così capita di parlarne tra discorsi che assomigliano spesso a una confidenza: "il caffè a letto è una mancanza, in realtà proprio una dimenticanza dei miei legami. Tranne di mia mamma. Me lo porto spesso da sola nelle domeniche d'inverno".

E stamattina, in una mattina di risveglio taciuto in questa strada fino a oggi a tratti operosa, qualche volta brontolona, quasi donna dalle cosce lunghe e la vita snella attorcigliata di chiacchiericci lontani, la "cura" intenerisce le dimenticanze della mia vita.


Olga Tamburini

martedì 12 luglio 2022

amore

Amore,
di un anno o un momento,
quando il mio corpo ti aspetterà
tre giorni
dischiuso di sensi e di senso,
di seni e di sesso,
amore,
tu ricorda di andare via.
Ed io ti aspetterò tornare.

Olga Tamburini 


eternità

Come lasci andar via le inquietudini Faccio un viaggio negli occhi degli altri. E cosa cerchi? Il tempo. Lasciato e rimasto, l'adesso, il mai, il casomai. Non c'è il poi. Non sfiora nemmeno un istante l'eternità.

Olga Tamburini 

Art Tiziano Riverso






venerdì 8 luglio 2022

finestra

La mia finestra sul mare capovolge un corpo, trafigge un sogno, eleva una colpa.

Art Tiziano Riverso 




tu sei

Tu sei la meraviglia
di sapermi dove ritorno,
una strada il tuo petto,
poi percorso
di cieli volati
di grida chiassose
silenzio di anni
o forse millenni
annullati
quando mi guardi.

Art Tiziano Riverso