giovedì 11 aprile 2013

A Gaza nuove sanzioni di Israele. Sul cibo




Le Nazioni Unite lanciano l’allarme. Il nuovo round di sanzioni israeliane su Gaza in risposta al deterioramento della situazione di sicurezza nella striscia interessa le scorte di cibo e potrebbe avere effetti gravi se prolungato. La chiusura del valico di passaggio Kerem Shalom e la restrizione della circolazione di persone e merci comporterà, come ha osservato il coordinatore dell’Onu, un “depauperamento delle scorte di forniture essenziali, tra cui derrate alimentari di base” e i gas utilizzati per la cottura, minando i diritti di molte famiglie palestinesi che non hanno sufficienti mezzi di sussistenza.
Dal 21 marzo le limitazioni di Israele hanno incluso anche una riduzione del limite di pesca da sei a tre miglia nautiche, misure che colpiscono le famiglie la cui sussistenza è legata esclusivamente all’industria ittica. Già l’85% delle acque palestinesi destinate alla pesca è completamente inaccessibile agli abitanti di Gaza. Il blocco della striscia Gaza, a partire dal 2007, ha aggravato le condizioni di vita degli abitanti negando i loro diritti fondamentali, come la libertà di movimento, l’istruzione e un’adeguata assistenza sanitaria. L’Onu ha riconosciuto che il 38% degli abitanti vive sotto il livello di povertà mentre il 56% degli abitanti non ha condizioni nutrizionali adeguate.

http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=44618&Cr=palestin&Cr1=
http://www.pchrgaza.org/portal/en/

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