lunedì 29 marzo 2021

dieci cose

Cogliere tutta la notte l’insolita malinconia appesa a un filo di riluttante attesa. Non si può legare un sentimento senza essere quel sentimento, mi dico. È un viaggio tortuoso dentro le tue mani lontane, sono dieci cose, semplici e quasi banali prima di dirsi addio. Come quel film romantico, ricordi?, da un lieto fine sperato e mai accaduto. Uno. Bere un caffè insieme, il fondo della tazza disegna la speranza, è una lucciola senza campo che vaga tra giorni solo affiorati, sparge una luce un po’ fioca e contiene le vene del tempo, sopite, contiene le rughe di un luogo, quel luogo, calanchi ancora sognati. Due il sapore di un tramonto insieme, la scia raccoglie le ombre un po’ incerte, ridona e ridonda il suono del mare. Sono voci lontane, ricordano il viaggio del tempo nel mondo. Tre, mangiarsi mentre fuori piove. Sono briciole di pelle affiorata, sono altri desideri, ancora e poi ancora, sono sensi, di colpa o di colpo, sono piccole parti di cielo che si allargano sopra il mio corpo. Quattro. Cercarti dentro me, cercarmi dentro te. E la musica di un giorno passato, ero piccola, mi guardi sorpreso. Era il sogno di un’adolescenza, il trovarsi in un luogo già stato. Cinque. Toccarsi. Con lentezza, nel cercarsi e nel trovarsi. Un lungo viaggio su strade di pelle, tra il profumo del collo e del petto. È il viaggio di anime in pena, inquiete ricalcano vie, davanti agli occhi passa la vita. Sei. Tu sei fare l’amore guardandoti negli occhi, per scoprire ogni ruga che il tempo ha lasciato. Non fermarti, ti prego. C’è il sette che chiama, essere tua senza altri veli, senza remore, paure difese. Fai di me ciò che vuoi, tra i tuoi occhi di fumo e paura. Otto. Parlare abbracciati al risveglio, per dirti ti ho sempre aspettato. Tu dici ci provo a restare. Non andare, c’è la nove che può farti restare: guardarti mentre ti alzi dal letto, mi dici. È una danza di sensi e risvegli, di colori e sapori, il caffè che ricorda la tazza col fondo e un presagio. E la dieci? Il presagio. L'addio.

Ph. Alice Mumford









2 commenti:

  1. Le tue parole sono vaghe, ma per chi? Ne vale la pena

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