mercoledì 24 marzo 2021

Ho fatto un giro in una storia di parole già scritte

Ho fatto un giro in una storia di parole già scritte per altri, replicate in uno sforzo di fredda fantasia. Seduta sulla panchina di una città stanca o sul davanzale di un appuntamento qualsiasi a guardare le tre ore di aria per conoscere una libertà. Un’impresa di affinità irrisolte, un valzer d’aria con nuvole condensa di pensieri, tra strade troppo vuote dove non c’eravamo neanche noi: solo i luoghi comuni di un amore già vissuto, parole rifatte per l’uso: nome pronunciato a voce alta, mani, sguardo, occhi, la bocca no, forse quella è solo mia. Curiosi e disperati altri sguardi sono restati ad annusare da lontano un prologo o un epilogo, un’altra finestra aperta sulla necessità. Rimane la stanchezza di una matita per occhi che cola a raccogliere uno sguardo freddo e a rimuginare l’irrazionale parola del come sia stato possibile. Indietro una panchina occupata da altri fantasmi, un attico costoso se alzi gli occhi su in città, case belle con facciate di inutile essenza che non toccano nessuna delle rose del mio giardino. E un gesto, poco adatto all’occasione per osservare la reazione di una faccia buffa e indifferente. Tu a replicare passi già vissuti, io a sviscerare sentimenti per cercare una ragione.


Art Marcel René von Herrfeldt






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