martedì 28 giugno 2022

con i miei stessi occhi

Quando mi guardo con i miei stessi occhi ho un debole per le mie fragilità. È la paura dei miei mille addii, la passione dentro gli sguardi persi, il viaggio in una tavola imbandita di mille corpi e nessuna vera casualità. È la lettura degli eventi e, pronto, il riaffiorare delle cose belle tenute al caldo per un giorno o anni, nella scoperta di un inganno o di un sogno blando, dove rincorro la mia sensualità.
Quando mi guardo coi miei stessi occhi cadono briciole di rara intensità da cieli aperti o chiusi dentro un cerchio, la vita scorre e sento ogni momento. E prendo in giro le ore senza tregua, le inquietudini di estese nostalgie, quegli occhi malinconici e la pace, che cerco dentro ogni mia follia.
Quando mi guardo con i tuoi occhi invece vorrei sapermi come sono stata e come sono oggi nei tuoi dubbi, la fragilità dell’esserci incontrati.

Olga Tamburini 

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