lunedì 13 maggio 2024

decalogo

 Ognuno dovrebbe imparare fin da piccolo a mantenere il proprio centro in equilibrio. Quando gli eventi della vita ci allontanano da esso, dovremmo avere le strategie per tornare al sé, acquisite durante i cieli sereni e durante quelli bui. Il cammino della consapevolezza è la finestra affacciata sulla quotidianità che ci richiama continuamente al centro.

Cosa fare per essere in equilibrio?
1) stare con i propri legami. Quando quelli che consideriamo affetti ci fanno continuamente perdere la bussola, probabilmente siamo in una situazione disfunzionale che richiede attenzione.
2) ascoltare la musica che eleva la nostra anima, non importa se sia o meno considerata di moda, famosa, apprezzata da tutti. È il linguaggio emozionale del cuore.
3) trovare un luogo fisico che ci concili col resto. C'è la fantomatica idea che stando bene con se stessi si possa stare ovunque. Si può invece essere centrati con sforzo in un contesto diverso da quello in cui stabiliamo legami.
4) leggere, perché leggere ci mette in contatto con l'umanità e le sue passioni sempiterne, quelle che resistono agli eventi mutanti. La lettura aiuta a trovare risposte e a generare nuovi dubbi, ad accorgerci che la nostra condizione non è estranea a quella di altri mondi interiori, a farci suggerire tattiche di rielaborazione del dolore.
5) scegliere. Che vuol dire prestare attenzione al mondo altrui, con cura e coltivando legami autentici.
6) lasciare dietro di sé i giudizi: spesso diamo il potere agli altri di influire sulla nostra vita.
Chi ha un centro ha rielaborato difficoltà ed eventi della vita e non permetterà ad alcuno di frantumare la serenità.

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