Lascio andare un punto di vista
il tuo sguardo distratto di un tempo taciuto.
Quella sera che un po' ti aspettavo
un bisogno
un piacere negato,
quella volta che era già stata
poi dissolta e solo sognata.
Lascio andare il silenzio di notte
il solstizio d'inverno
ché sembrava ci fosse la luce
poi una nenia ha imbottito la notte
dentro un alibi appeso
che tintinna e ricorda di andare.
Lascio andare il futuro
che tenace arriva nei sogni
ed è un segno sognato
sopra un mare di dubbi,
gioco a scacchi col mondo
mi ritrovo ora in alto e protesa
ora tutto mi sembra
una guerra di giorni
perduta all'arrivo o in partenza.
Lascio andare il momento confuso
del pensarti vicino
del saperti lontano
in un oggi che squarcia un po' il cielo
ed il grigio diventa speranza.
Art Lluís Rizzo Rey
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